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La presente Circolare riporta una lista di documentazione per la redazione del Bilancio 2020 e la determinazione dell’IRES e dell’IRAP.
In particolare, vengono analizzati gli aspetti riguardanti:
– i principi di valutazione delle poste di bilancio;
– le disposizioni speciali emanate a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19;
– l’informativa in Nota integrativa;
– l’informativa nella Relazione sulla gestione.


Premessa

Per la redazione del bilancio al 31.12.2020, Vi invitiamo a predisporre i seguenti documenti e infor­mazioni, che servono anche per il calcolo delle imposte IRES ed IRAP sia correnti che differite.

Vi ricordiamo che:

  • il bilancio richiede la comparazione delle poste tra gli ultimi due esercizi (2020 e 2019), con la evidenziazione di eventuali poste riclassificate da un esercizio all’altro;
  • a partire dal 2016 le società che redigono il bilancio in forma ordinaria devono predisporre il Rendiconto finanziario, con evidenza dei dati comparativi dell’esercizio precedente;
  • per quanto attiene al procedimento di approvazione del bilancio, la L. 26.2.2021 n. 21 di con­versione del DL 31.12.2020 n. 183 (c.d. “Milleproroghe”) ha disposto, tramite la modifica dell’art. 106 del DL 18/2020 (conv. L. 27/2020), che l’assemblea di approvazione del bi­lan­cio 2020 possa essere convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, anche in de­roga alle diverse disposizioni statutarie.

BILANCIO, NOTA INTEGRATIVA E FONDO IMPOSTE

Criteri di valutazione

Devono essere individuati i criteri di valutazione adottati per i beni aziendali (materiali ed im­ma­te­ria­­li, partecipazioni e titoli, magazzino, crediti/debiti, imposte correnti e differite, ecc.) e le eventuali variazioni rispetto all’esercizio precedente.

Qualora al termine dell’esercizio siano venuti meno i motivi delle svalutazioni effettuate prece­den­temente, si deve procedere al ripristino di valore.

Disposizioni speciali emanate a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19

Evidenziare eventuali effetti sul bilancio chiuso al 31.12.2020 dei provvedimenti normativi che so­no stati emanati dal Governo per “mitigare” gli effetti della pandemia da COVID-19 sui bilanci, re­la­tivi, in particolare:

  • alla facoltà di non effettuare gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, prevista dal DL 14.8.2020 n. 104 (c.d. DL “Agosto”) (conv. L. 13.10.2020 n. 126);
  • alla possibilità di rivalutare i beni d’impresa, concessa dal DL 104/2020 (conv. L. 126/2020);
  • alla facoltà, concessa dal DL 23.10.2018 n. 119 (conv. L. 17.12.2018 n. 136), di rilevare i titoli iscritti nell’attivo circolante in base ai valori risultanti dal bilancio precedente, evitando la svalutazione in base al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato;
  • alla facoltà di derogare alle disposizioni relative alla prospettiva della continuità aziendale prevista, dapprima, dal DL 8.4.2020 n. 23 (c.d. “Liquidità”) (conv. L. 5.6.2020 n. 40) e, suc­cessivamente, dal DL 19.5.2020 n. 34 (c.d. “Rilancio”) (conv. L. 17.7.2020 n. 77);
  • alla possibilità di ricorrere a disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale, pre­­vista dal DL 23/2020 (conv. L. 40/2020) e modificata dalla L. 178/2020 (legge di bilancio 2021), con lo spostamento del termine per il ripiano delle perdite alla data dell’assemblea che approva il bilancio dell’esercizio 2025.

Immobilizzazioni immateriali

Deve essere fornito il prospetto delle immobilizzazioni immateriali a fine esercizio con l’indica­zio­ne:

  • degli incrementi/decrementi dell’esercizio e dei relativi ammortamenti con le aliquote utiliz­zate;
  • dei costi capitalizzati (se esistenti);
  • degli anticipi versati a fornitori (se esistenti);
  • dei beni su cui sono state effettuate rivalutazioni in appli­ca­zio­ne di leggi speciali;
  • di eventuali fatti (es. introduzione sul mercato da parte della concorrenza di un prodotto X) che possano dar luogo a svalutazioni per perdite durevoli di valore.

Qualora si sia deciso di avvalersi della facoltà di non effettuare (in tutto o in parte) gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, deve essere fornita la seguente documentazione:

  • tabella di riepilogo degli ammortamenti non contabilizzati;
  • dettaglio del calcolo del fondo imposte differite.

Immobilizzazioni materiali

Deve essere fornita la seguente documentazione:

  • dettaglio degli incrementi e dei decrementi dell’esercizio sia del costo delle immobilizzazioni che del relativo fondo ammortamento (con fotocopia delle fatture e/o delle schede contabili);
  • costo originario dei beni sui quali sono stati stipulati contratti di assistenza e manutenzione;
  • dettaglio degli anticipi versati a fornitori;
  • dettaglio delle costruzioni in economia e dei costi capitalizzati;
  • dettaglio di eventuali immobilizzazioni contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato;
  • prospetto riepilogativo dei beni su cui sono state effettuate rivalutazioni nei bilanci prece­denti in applicazione di leggi speciali.

Per i cespiti venduti nel corso dell’esercizio è necessario verificare:

  • se siano stati oggetto di rivalutazioni (sia volontarie che obbligatorie);
  • la data di acquisto, se vi è stata una plusvalenza (per calcolarne l’eventuale rateizzazione fiscale in più esercizi);
  • eventuali fatti (diminuzione del valore di mercato di un’attività, cambiamento nelle moda­lità o nell’uso della medesima attività) che possano dar luogo a svalutazioni per perdite durevoli di valore.

Qualora si sia deciso di avvalersi della facoltà di non effettuare (in tutto o in parte) gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, deve essere fornita la seguente documentazione:

  • tabella di riepilogo degli ammortamenti non contabilizzati;
  • dettaglio del calcolo del fondo imposte differite.

Auto

Per le auto è necessario predisporre un prospetto che riepiloghi:

  • le auto che sono assegnate ai dipendenti e agli amministratori;
  • le auto destinate all’utilizzo aziendale.

Inoltre, per le auto cedute nell’esercizio con realizzo di una plusvalenza o di una minusvalenza, de­vo­no essere evidenziati gli ammortamenti cumulati (fondo ammortamento) e quelli fiscalmente dedotti.

Partecipazioni, STRUMENTI FINANZIARI, titoli di Stato, obbligazioni, ecc.

Deve essere fornito l’elenco di:

  • titoli di Stato, azioni, strumenti derivati, obbligazioni, ecc., posseduti al 31.12.2020 per la re­la­­­tiva valutazione;
  • titoli ed azioni (specie e quantità) acquistati o ceduti nell’esercizio, comprensivi di data di com­­­­­pravendita, costo di carico e prezzo di vendita; si ricorda di evidenziare anche le mo­vimen­tazioni delle quote di fondi comuni di investimento, ecc.;
  • dividendi incassati da società collegate e controllate non residenti in Italia (specificando, in tal caso, il Paese di residenza) e da società figlie residenti in Paesi dell’Unione europea;
  • eventuali svalutazioni delle partecipazioni effettuate nel corso dell’esercizio o da effettuare in sede di chiusura di bilancio (i dati da fornire riguardano, ad esempio, la situazione patri­mo­niale al 31.12.2020, i verbali di assemblee straordinarie tenute ai sensi degli artt. 2446 e 2447 c.c., l’eventuale documentazione relativa a rinunzie a finanziamenti effettuate dalla società partecipante);
  • per i titoli valutati con il criterio del costo ammortizzato, fornire i relativi prospetti di calcolo;
  • prospetto riepilogativo dei beni su cui sono state effettuate rivalutazioni in applicazione di leggi speciali;
  • dettaglio degli effetti della mancata svalutazione dei titoli del circolante qualora la società si sia avvalsa della facoltà concessa dal DL 23.10.2018 n. 119 (conv. L. 17.12.2018 n. 136).

Per le partecipazioni possedute direttamente o indirettamente (anche tramite fiduciarie) in imprese controllate e collegate, è necessario indicare per ciascuna: la denominazione, la sede, il capitale, l’importo del Patrimonio netto, l’utile o la perdita dell’ultimo esercizio, la quota posseduta e il valore attribuito in bilancio o il corrispondente credito.

Nell’ipotesi in cui siano state effettuate cessioni di partecipazioni, devono essere forniti i dati relativi al periodo di possesso, alla residenza fiscale e all’attività esercitata dalla partecipata.

Magazzino

Il magazzino va valutato al costo di acquisto o di produzione, rettificato per tener conto degli even­tuali minori valori, determinato:

  • in base al LIFO e sue varianti, FIFO, costo medio ponderato, per i beni fungibili;
  • sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati per i lavori in corso su ordinazione (con l’indi­ca­zione delle maggiorazioni di prezzi richieste e di quelle riconosciute entro la fine dell’eser­cizio).

Per ciascuna categoria di beni deve essere indicata la differenza (se apprezzabile) tra il valore a costi correnti alla chiusura dell’esercizio ed il costo storico applicato.

Deve essere, infine, indicato il valore di bilancio dei beni obsoleti o a lento rigiro.

Crediti e fondo rischi su crediti

Deve essere fornito l’elenco dei crediti verso clienti e di quelli commerciali verso società control­la­te/con­trollanti e controllate dalle controllanti (comprese le fatture da emettere) con indicazione separata dei crediti:

  • valutati con il criterio del costo ammortizzato (fornendo in tali casi i prospetti di calcolo);
  • ceduti pro solvendo;
  • relativi a vendite di immobilizzazioni strumentali;
  • con scadenza contrattuale oltre l’anno (successiva al 31.12.2020);
  • con durata superiore a 5 anni;
  • di modesta entità (cioè, di importo non superiore a 5.000,00 euro, per le imprese che hanno conseguito un volume d’affari o ricavi non inferiore a 100.000.000,00 di euro, e non superiore a 2.500,00 euro, per le altre imprese) scaduti da almeno 6 mesi;
  • verso debitori assoggettati a procedure concorsuali (es. fallimento, concordato preventivo, ecc.) e istituti assimilati (accordi di ristrutturazione dei debiti e piani attestati di risanamento).

È altresì necessario evidenziare i dati relativi ad operazioni di pronti contro termine (fornendo le relative indicazioni riguardanti la natura del bene oggetto del contratto, i principali termini con­trat­tuali, il trattamento contabile adottato).

Devono, inoltre, essere forniti:

  • la ripartizione dei crediti secondo le aree geografiche;
  • la data di emissione e di pagamento delle fatture in valuta;
  • la movimentazione del fondo rischi su crediti;
  • il dettaglio delle perdite che derivano da: inesigibilità documentata, procedure concorsuali, ecc.

Composizione e movimentazione del patrimonio netto

Deve essere fornita la seguente documentazione:

  • prospetto della composizione del Patrimonio netto e degli incrementi/decrementi dell’eser­cizio a seguito di distribuzione di utili, movimentazione delle riserve, ecc.;
  • prospetto contenente indicazioni, per ogni singola voce, della formazione e dell’utiliz­za­zio­ne, del­l’origine, della possibilità di utilizzazione, della distribuibilità e degli utilizzi avvenuti negli eser­cizi precedenti;
  • data di approvazione (definitiva o prevista) del bilancio 2020 delle società partecipate.

Costo del lavoro, numero di dipendenti e TFR

Devono essere forniti i dati relativi a:

  • numero medio dei dipendenti suddivisi per categoria: dirigenti, impiegati, operai, ecc.;
  • dettaglio ratei per ferie, quattordicesima mensilità, ecc. e relativi contributi;
  • tipologia di contratto di assunzione.

Per il TFR evidenziare l’accantonamento e l’utilizzo del fondo durante l’esercizio, tenendo conto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del fondo.

Movimentazione fondi rischi e oneri

Deve essere fornito il dettaglio:

  • dell’eventuale fondo per trattamento di quiescenza e delle movimentazioni dell’esercizio;
  • di eventuali altri fondi per rischi e oneri (diversi dal fondo svalutazione crediti e dal fondo TFR, quali il fondo rischi su cambi, fondo per lavori ciclici di manutenzione, fondo rischi di garanzia, ecc.) e delle movimentazioni dell’esercizio;
  • dell’eventuale fondo imposte e del relativo accantonamento e utilizzo;
  • dell’eventuale fondo per strumenti finanziari derivati passivi.

Differenze tra valore contabile e fiscale dei beni

Devono essere forniti:

  • il libro dei beni ammortizzabili (al fine di verificare la sussistenza di eventuali differenze fra gli ammortamenti civilistici e quelli fiscali);
  • il libro dei verbali dell’assemblea (al fine di verificare i criteri di valutazione adottati).

Interessi passivi

Qualora i soci abbiano erogato o garantito finanziamenti alla società, è necessario verificare se:

  • i soci abbiano finanziato la società o solamente garantito il finanziamento;
  • se questo è avvenuto, se i soci sono qualificati (vale a dire, se possiedono partecipazioni pari o superiori al 25% o se controllano la società);
  • se i soci hanno delle parti correlate (familiari o società controllate).

Rapporti con le società del gruppo

Se la società è soggetta alla direzione e coordinamento di una società terza è necessario fornire:

  • l’ultimo bilancio approvato dalla società controllante o che esercita attività di direzione e coor­­­­dinamento;
  • i dati inerenti eventuali operazioni infragruppo e relative motivazioni (specificando se tali operazioni sono state effettuate a condizioni di mercato o meno).

Altri dettagli di Stato patrimoniale di particolare importanza

Deve essere fornito il dettaglio di:

  • ratei e risconti attivi e passivi;
  • debiti, con l’indicazione della scadenza (se superiore a 5 anni), le relative informazioni in me­rito alla loro ripartizione secondo le aree geografiche, la data di emissione e di pa­ga­men­to delle fatture in valuta, i prospetti di calcolo per i debiti valutati con il criterio del costo am­mortizzato;
  • finanziamenti effettuati dai soci alla società, con l’indicazione della scadenza e di eventuali clausole di postergazione rispetto agli altri creditori;
  • patrimoni e finanziamenti destinati;
  • beni in leasing (inviare fotocopia del contratto oppure indicare le altre informazioni utili even­tualmente desunte da piani di ammortamento finanziari o da lettere della società di leasing: valore attuale delle rate di canone non scadute, interessi passivi impliciti, ammontare com­ples­sivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla chiusura dell’eser­cizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, ecc.);
  • importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle passività potenziali non risultanti dallo Stato patrimoniale, con indicazione della natura delle garanzie reali prestate;
  • gli impegni esistenti in materia di trattamento di quiescenza e simili, nonché gli impegni as­sunti nei confronti di imprese controllate, collegate, nonché controllanti e imprese sottoposte al controllo di quest’ultime sono distintamente indicati;
  • piano di ammortamento dei prestiti obbligazionari, dei mutui, delle “Sabatini”;
  • strumenti finanziari emessi (caratteristiche, diritti patrimoniali attribuiti ai possessori, elenco delle principali operazioni relative all’emissione);
  • strumenti finanziari derivati attivi e passivi (caratteristiche, contratti, ecc.);
  • elenco delle cause pendenti;
  • elenco dei crediti e debiti con la relativa data di scadenza;
  • crediti d’imposta utilizzati nel corso del 2020, nonché quelli utilizzabili successivamente, de­rivanti da disposizioni agevolative.

Dettagli di Conto economico di particolare importanza

Deve essere fornita la seguente documentazione:

  • interessi attivi (compresi quelli di mora);
  • interessi passivi (compresi quelli di mora) e oneri finanziari (verso banche, su mutui passivi, ecc.);
  • importo dei contributi in conto esercizio, conto impianti, conto capitale e misti, relativi all’eser­­­cizio 2020;
  • prestazioni di servizi ed altre spese generali;
  • sopravvenienze attive e passive e relative voci di imputazione;
  • imposte e tasse (IMU, imposta di registro, sanzioni pagate anche per ravvedimento ope­roso, ecc.) con separata indicazione di quelle non pagate;
  • omaggi e spese di rappresentanza;
  • spese per telefonini;
  • spese per automezzi;
  • liberalità con attestazione della personalità giuridica del ricevente;
  • ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti spettanti agli ammi­nistra­tori, ai sin­daci ed eventualmente alla società di revisione e data di pagamento degli stessi;
  • spese di manutenzione (calcolo della quota massima deducibile nell’esercizio);
  • redditi derivanti da rapporti con soggetti residenti in “paradisi fiscali”;
  • componenti negativi e positivi (es. affitti attivi) derivanti dal possesso di immobili civili.

Altre informazioni

Si richiedono le seguenti altre informazioni:

  • descrizione dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 2020;
  • il nome e la sede legale dell’impresa che redige il bilancio consolidato dell’insieme più gran­de di imprese di cui l’impresa fa parte in quanto impresa controllata, nonché il luogo in cui è disponibile la copia del bilancio consolidato;
  • il nome e la sede legale dell’impresa che redige il bilancio consolidato dell’insieme più pic­colo di imprese di cui l’impresa fa parte in quanto impresa controllata, nonché il luogo in cui è disponibile la copia del bilancio consolidato;
  • informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari ex 2427-bis c.c.;
  • l’importo e la natura dei singoli elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionali.

Relazione sulla gestione

Consiste in una relazione degli amministratori relativa:

  • alla situazione della società ed all’andamento della gestione nel 2020 (nel complesso e nei vari settori in cui ha operato, anche attraverso le società controllate) con particolare riguardo ai costi, ricavi ed investimenti; andrà inoltre indicata l’attività di ricerca e sviluppo svolta nell’esercizio;
  • ai rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime nel 2020, indicando gli importi di debito/credito, i costi ed i ricavi intervenuti nel corso dell’esercizio;
  • ai rapporti con la società che esercita l’attività di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette, nonché gli effetti di tale attività sul risultato dell’esercizio;
  • alla prevedibile evoluzione della gestione per il 2021, con particolare riguardo all’eventuale esistenza di incertezze significative connesse all’emergenza sanitaria da COVID-19.

ALTRA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA (CERTIFICATI, DATI ANAGRA­FI­CI, ECC.)

Devono essere inviati, se non già in possesso dello Studio, i seguenti documenti:

  • elenco nominativo degli amministratori e dei sindaci, con i relativi dati personali (data di nascita, indirizzo, ecc.);
  • elenco dei soci alla data di approvazione del bilancio al 31.12.2019 e variazione degli stessi a partire dalla suddetta data;
  • certificazioni delle ritenute d’acconto subite, dei dividendi incassati, ecc.;
  • modelli di versamento di tributi eseguiti dall’1.1.2020 (es. modelli F24, anche se con saldo zero, modelli F23, ecc.).