IMPRESE DI AUTOTRASPORTO DI MERCI PER CONTO TERZI- CONTRIBUTI PER IL RINNOVO DEL PARCO VEICOLARE
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La presente Circolare esamina la disciplina relativa alla concessione agli autotrasportatori di merci per conto terzi di contributi per il rinnovo del parco veicolare, mediante investimenti in veicoli maggiormente eco-sostenibili ed eliminazione di quelli più obsoleti, previsti dal DM 12.4.2023 n. 97 e dal DM 8.6.2023.
In particolare, vengono analizzati:
– i soggetti che possono beneficiare dei contributi;
– gli investimenti ammissibili e l’ammontare dei contributi;
– le modalità e i termini di presentazione delle domande per la prenotazione del contributo, in relazione alle risorse disponibili; rileva l’ordine cronologico di presentazione delle istanze;
– le modalità e i termini per fornire la prova del perfezionamento dell’investimento;
– l’esame delle domande e la concessione del contributo.

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1 PREMESSA

Con il DM 12.4.2023 n. 97, pubblicato sulla G.U. 23.5.2023 n. 119 ed entrato in vigore il giorno stesso, sono stati previsti ulteriori incentivi, sotto forma di contributi, per il rinnovo del parco veicolare delle imprese di autotrasporto di merci per conto terzi, mediante investimenti in veicoli maggiormente eco-sostenibili ed eliminazione di quelli più obsoleti, con uno stanziamento complessivo di 25 milioni di euro.
Mediante il successivo DM 8.6.2023, pubblicato sulla G.U. 15.6.2023 n. 138, sono state stabilite le ulteriori disposizioni attuative dell’agevolazione, in particolare le modalità e i termini di presentazione delle domande di contributo e di rendicontazione dell’investimento.

2 SOGGETTI BENEFICIARI

Possono accedere ai contributi in esame le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi:
• attive sul territorio italiano;
• la cui attività prevalente sia quella di autotrasporto di cose, codice ATECO 49.41;
• iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.

Possono presentare domanda anche le strutture societarie risultanti dall’aggregazione delle suddette imprese, costituite sotto forma di cooperative, consorzi e società consortili.

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