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Sostegni-bis, le novità “in breve”

Via libera in Consiglio dei Ministri: contributo a fondo perduto, riscossione, versamenti previdenziali.


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SACE SIMEST – Finanziamenti per l’internazionalizzazione. 03 GIUGNO 2021

Finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri.


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Nuove Imprese a Tasso Zero – 19 MAGGIO 2021

Dal 19 maggio 2021 apre lo sportello agevolativo di “ON-Nuove Imprese a Tasso Zero”, la misura di sostegno alle iniziative imprenditoriali di giovani e donne di qualsiasi età. Sono finanziati i programmi di investimento nei settori della produzione di beni per l’industria, per l’artigianato e la trasformazione dei prodotti agricoli, per la fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, per il commercio di beni e servizi, turismo, per le attività turistico-culturali, nonché per l’innovazione sociale. Le agevolazioni consistono in un finanziamento a tasso zero, della durata massima di 10 anni, e in contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.


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Incentivi all’imprenditoria femminile

La L. 30.12.2020, n. 178 (cc. 97-106) istituisce il Fondo a sostegno dell’impresa femminile con una dotazione di 20 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinato a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. Gli interventi consistono in:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale e specificatamente a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
  • finanziamenti agevolati (anche senza interessi) e combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili costituite da almeno 36 mesi, nella forma di contributo a fondo perduto per l’integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher;
  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le Pmi innovative.

Con decreto Mise-MEF e Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, saranno determinati la ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo tra i diversi interventi, le modalità di attuazione, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni previste, nonché le attività di monitoraggio e controllo.

Per aggiornamenti seguiteci.

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Principali misure per imprese nella Legge di Bilancio 2021

Nuova Sabatini

Il contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui finanziamenti agevolati concessi alle micro, piccole e medie imprese per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature è erogato in un’unica soluzione, anziché in più quote per finanziamenti di importo superiore a € 200.000. L’erogazione in unica soluzione è già contemplata per il finanziamento di importo non superiore a € 200.000.

Investimenti Sud

È prorogato al 31.12.2022 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi (art. 1 L. 208/2015) destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).

Credito d’imposta R&S

È prorogato fino al 31.12.2022 il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative di cui all’art. 1 L. 160/2019, con rimodulazione dell’agevolazione:

  • attività di ricerca e sviluppo: credito d’imposta pari al 20% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 4 milioni di euro;
  • attività di innovazione tecnologica: pari al 10% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • attività di design e ideazione estetica: pari al 10% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Credito d’imposta R&S Mezzogiorno

Nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo (art.1, c. 200 L. 160/2019), compresi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle suddette regioni, spetta, per gli anni 2021 e 2022, alle seguenti categorie di imprese:

  • nella misura del 25% per le grandi imprese, che occupano almeno 250 persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno paria 43 milioni di euro;
  • nella misura del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro;
  • nella misura del 45% per le piccole imprese, che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
  • La maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno e, in particolare, in materia di aiuti a progetti di ricerca e sviluppo.

Formazione 4.0

È prorogato fino al 31.12.2022 il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale “Impresa 4.0” di cui all’art. 1, cc. 46-56 L. 205/2017.

Garanzia Sace

È prorogata fino al 30.06.2021 la concessione da parte di SACE Spa (art. 1 D.L. 23/2020) di garanzie a favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle imprese con sede in Italia colpite dall’emergenza COVID-19. Le disposizioni si applicano, in quanto compatibili, anche alle cessioni di crediti con o senza garanzia di solvenza prestata dal cedente.

Fondo di garanzia Pmi

È prorogata al 30.06.2021 l’operatività dell’intervento straordinario in garanzia del Fondo di garanzia PMI, previsto dall’art. 13 D.L. 23/2020. I finanziamenti fino a € 30.000 garantiti al 100% dal Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, concessi in favore di PMI e persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, nonché associazioni professionali e società tra professionisti, agenti e subagenti di assicurazione e broker la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, possono avere una durata fino a 15 anni. Il beneficiario dei finanziamenti già concessi alla data del 1.01.2021 può chiedere il prolungamento della durata fino alla durata massima di 15 anni, con il mero adeguamento della componente Rendistato del tasso d’interesse applicato, in relazione alla maggiore durata del finanziamento.

Micro e Pmi

Sono prorogate al 30.06.2021 le misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese relative all’apertura di credito e concessione di prestiti non rateali o prestiti e finanziamenti a rimborso rateale. Per le imprese già ammesse, la proroga della moratoria opera automaticamente senza alcuna formalità, salva la rinuncia espressa dell’impresa beneficiaria.

Mutui agevolati Invitalia

I soggetti beneficiari dei mutui agevolati di cui al D.L. 786/1985, al D.L. 26/1995, al D.L. 510/1996 e al D. Lgs. 185/2000 possono beneficiare di un allungamento dei termini di restituzione fino a un massimo di 84 rate mensili.

Acqua potabile

Alle persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, dal 1.01.2021 al 31.12.2022, spetta un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore, per le persone fisiche non esercenti attività economica, a € 1.000 per ciascuna unità immobiliare e per gli altri soggetti a € 5.000 per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

 

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Incentivi a favore degli investimenti nel settore dell’autotrasporto 2020 e 2021



Importante opportunità per le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi: l’annualità 2020 e 2021 degli Incentivi a favore degli investimenti nel settore dell’autotrasporto prevista dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel quale sono messi a disposizione delle aziende del settore € 104.100.000.

Obiettivo dell’Avviso è incentivare il rinnovo e l’adeguamento del parco veicolare, la radiazione per rottamazione e l’acquisizione di beni strumentali per il trasporto intermodale.

Beneficiari:

Imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, regolarmente iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, la cui attività prevalente sia quello di autotrasporto di cose.

Spese Ammissibili:

Sono previste quattro distinte aree di intervento

  1. Acquisizione di veicoli a trazione alternativa

– Automezzi industriali nuovi a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate.

– Automezzi industriali nuovi a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7 tonnellate.

– Dispositivi idonei ad operare la riconversione di autoveicoli di massa complessiva pari a 3,5 tonnellate per il trasporto merci come veicoli elettrici.

  1. Radiazione per rottamazione di veicoli pesanti

– Radiazione per rottamazione di automezzi di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di automezzi industriali nuovi di massa complessiva a pieno carico a partire da 7 tonnellate, conformi alla normativa antinquinamento euro VI.

– Veicoli commerciali leggeri euro 6 D-TEMP, con contestuale rottamazione di veicolo dello stesso tonnellaggio.

  1. Rimorchi e semirimorchi

– Rimorchi e semirimorchi nuovi, per il trasporto combinato ferroviario e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave.

– Rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiori alle 7 tonnellate.

– Sostituzione, nei rimorchi, semirimorchi o autoveicoli specifici superiori alle 7 tonnellate delle unità frigorifere/calorifere installate.

  1. Casse mobili e porta cassa

– Gruppi di 8 casse mobili in ragione di 1 rimorchio o semirimorchio porta casse.

Per essere ammissibili, gli investimenti devono essere effettuati in data successiva al 28 luglio 2020.

 

Tipologia di Contributo:

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto nel rispetto dei principi generali e delle disposizioni settoriali del Regolamento generale di esenzione (UE) n. 651/2014.

L’importo del contributo varia a seconda dell’area d’intervento.

In ogni caso, l’importo massimo ammissibile per singola impresa non può superare € 550.000,00.

 

Modalità di presentazione della richiesta di contributo:

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente a mezzo telematico.

Sono previsti due distinti periodi di presentazione delle istanze.

Nel primo periodo, le istanze potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 1 ottobre 2020 e entro le ore 8:00 del 16 novembre 2020.

Nel secondo periodo, le istanze potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 14 maggio 2021 e entro le ore 8:00 del 30 giugno 2021.

La procedura dell’Avviso Pubblico è a sportello, pertanto l’istruttoria sarà effettuata in ordine di presentazione delle domande, sino ad esaurimento delle risorse disponibili. I fondi sono suddivisi per ogni area omogenea di investimento.

Alleghiamo un approfondimento relativo alle spese ammissibili e agli importi del contributo per singolo investimento.

Scarica il documento

SpeseAmmissibili_InvestimentiAutotrasporti

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Bonus PC e internet: invio delle domande dal 9 novembre

Ai blocchi di partenza il bonus per PC e internet. Le famiglie, con ISEE fino a 20.000 euro, possono beneficiare dal 9 novembre del voucher fino a 500 euro per ottenere uno sconto sul prezzo dei canoni di connessione ad internet in banda ultra larga, per un periodo di almeno 12 mesi, nonché per la fornitura di tablet o personal computer. L’obiettivo della misura, messa in campo dal Governo, è sostenere le famiglie a basso reddito che vogliono migliorare la loro connessione o acquistare dispositivi elettronici necessari per lo svolgimento della didattica a distanza e dello smart working, specialmente durante il lockdown causato dall’epidemia di Coronavirus. Come si presenta la domanda?

Dal 9 novembre 2020 è possibile richiedere il voucher previsto dal bonus PC e internet. Secondo quanto indicato nel decreto 7 agosto 2020 , del Ministero dello Sviluppo Economico, alle famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro è riconosciuto un contributo massimo di euro 500, sotto forma di sconto sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra larga per un periodo di almeno 12 mesi e, ove, presenti, dei relativi servizi di attivazione, nonché per la fornitura dei relativi dispositivi elettronici (CPE) e di un tablet o un personal computer.
Il bonus è stato messo in campo dal Governo per colmare il “digital divide” in Italia, sostenendo le famiglie a basso reddito che vogliono migliorare la loro connessione o acquistare dei dispositivi elettronici, che specialmente durante il lockdown, causato dal Covid-19, si sono rivelati essenziali per lo svolgimento della didattica a distanza e dello smart working,

Requisiti

Oltre all’ISEE inferiore a euro 20.000, l’altro requisito richiesto per fruire del bonus è essere o privi di connessione internet o averne una di velocità inferiore a 30 Mbps (come l’Adsl). Precisamente, si deve trattare di connessioni con almeno 30 Megabit in download e 15 Megabit in upload. Non solo: devono anche avere una banda minima garantita di rispettivamente 15 e 7,5 Megabit.
Inoltre, l’utente dovrà passare alla connessione migliore disponibile. Per esempio, se è coperto da un operatore che dà 1 Gigabit e da uno che arriva a 30 Mbps dovrà scegliere la prima offerta. Infatti, viene disposto che è ammessa la possibilità di stipulare un nuovo contratto di connessione utilizzando il valore del contributo che residua al momento del recesso dal precedente contratto stipulato avvalendosi del contributo, purché il nuovo contratto garantisca livelli di servizio pari almeno a quelli previsti da quello precedente e senza che il recesso da quest’ultimo comporti costi a carico del beneficiario.
E’ riconosciuto un solo contributo per ciascun nucleo familiare presente nella medesima unità abitativa.
Nel caso in cui l’unità abitativa sia servita da più di un’infrastruttura a banda ultra larga, i beneficiari del contributo devono stipulare contratti per i servizi di massima velocità di connessione ivi disponibili, potendo a tal fine rivolgersi sia all’operatore che gli fornisce il servizio tramite il contratto vigente al momento della richiesta del contributo, sia ad altro operatore.
Il contributo non può essere concesso per l’attribuzione del solo tablet o personal computer, in assenza della sottoscrizione di contratti di connessione.

Registrazione degli operatori e delle relative offerte commerciali

Gli operatori che forniscono, a qualsiasi titolo, servizi internet su reti a banda larga ad almeno 30 Mbit/s in download, che intendano offrire i servizi di connettività nell’ambito del Piano voucher per famiglie meno abbienti, devono iscriversi in un apposito elenco, a partire da trenta giorni dalla data di operatività di un portale telematico messo a disposizione da Infratel Italia S.p.a.
Ai fini dell’iscrizione all’elenco, gli operatori siglano un’apposita convenzione con Infratel Italia S.p.a. e dichiarano, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso dei titoli necessari per l’erogazione dei servizi di comunicazione e che le offerte commerciali da essi proposte ai beneficiari del contributo sono conformi ai livelli di servizio individuati dalla norma. Essi sono tenuti altresì a dichiarare, sotto la propria responsabilità, che tali offerte commerciali sono, per l’aspetto relativo ai servizi di connessione, le medesime o migliorative, sotto il profilo della durata, dei servizi e dei prezzi offerti, rispetto a quelle rivolte per gli stessi livelli di servizio alla generalità degli utenti, nonché’ che i dispositivi abbinati all’offerta, tablet o personal computer, soddisfino i requisiti minimi richiesti.
La registrazione nell’elenco è subordinata al buon esito delle verifiche effettuate da Infratel Italia S.p.a. rispetto a quanto dichiarato dagli operatori interessati e alla documentazione dagli stessi fornita

Come richiedere il bonus

Per ottenere il voucher, il beneficiario deve presentare presso un qualsiasi canale di vendita reso disponibile dagli operatori che si sono registrati nel predetto elenco, un’apposita richiesta corredata dal proprio documento di identità da una dichiarazione sostitutiva attestante che il valore dell’ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte non supera 20.000 euro e che i componenti dello stesso nucleo, per la medesima unità abitativa, non hanno già fruito del contributo.
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L’operatore, per ogni richiesta di contributo ricevuta, inserisce sul portale telematico messo a disposizione da Infratel Italia S.p.a.:
a) il codice fiscale e gli estremi del documento d’identità del beneficiario;
b) la dichiarazione relativa al valore dell’ISEE del proprio nucleo di appartenenza;
c) il codice identificativo dell’offerta cui il beneficiario intende aderire;
d) le caratteristiche tecniche del tablet o del PC incluso nell’offerta;
e) copia del contratto stipulato con il beneficiario.
L’operatore, una volta attivato il servizio di connessione ad internet presso l’unità abitativa del beneficiario, trasmette, il verbale di consegna firmato dal beneficiario, da cui emerga l’avvenuta attivazione del servizio e l’avvenuta consegna del tablet o del PC, nonché il documento di attestazione del livello di servizio misurato.
Entro sessanta giorni dal ricevimento della documentazione, Infratel Italia S.p.a. provvede a versare sul conto dedicato dell’operatore l’ammontare totale del contributo per ciascun beneficiario, al netto della trattenuta del 5%, a garanzia del corretto svolgimento delle attività di erogazione del servizio. La somma trattenuta a titolo di garanzia sarà restituita, previo espletamento delle opportune verifiche da parte di Infratel Italia S.p.a. e, in ogni caso, entro il termine del periodo di vigenza del Piano disciplinato dal presente decreto.

Controlli e cause di revoca

Il Ministero dello Sviluppo Economico, avvalendosi a tal fine di Infratel Italia S.p.a., procede alla verifica a campione della sussistenza dei requisiti necessari per beneficiare del contributo, nonché della veridicità e correttezza delle offerte commerciali dei fornitori di servizi di connessione ad internet a banda ultra larga, anche al fine di notificare gli esiti di tali verifiche alle autorità competenti.
I soggetti ammessi al contributo nei confronti dei quali venga accertata l’insussistenza dei requisiti richiesti dalla norma decadono dal beneficio loro riconosciuto.

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SUPERBONUS 110% : BREVE VANDEMECUM

Detrazione superiore alla spesa sostenuta, ma limitata nel tempo e con una ristretta serie di interventi.

Il bonus 110% può essere applicato (non deve: infatti, la super detrazione si aggiunge alle vecchie aliquote ma non le sostituisce) alle spese sostenute dal 1.07.2020 al 31.12.2021, a fronte di specifici interventi di efficienza energetica, antisismici, installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici: deve essere spalmato non su 10 anni, bensì su 5 anni. Sul piano soggettivo la detrazione spetta alle persone fisiche; pertanto, non potrà fruirne la Srl che intende effettuare il cappotto dell’immobile detenuto per l’esercizio d’impresa. In sintesi, i beneficiari sono:
• persone fisiche al di fuori dell’esercizio di impresa/arte/professione su massimo 2 unità immobiliari;
• condominio;
• IACP;
• cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
• organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di volontariato, di promozione sociale;
• ASD e SSD limitatamente ai lavori destinati a solo immobili (o parte) adibiti a spogliatoi.
Gli interventi dovranno essere realizzati su:
• parti comuni del condominio;
• edifici residenziali unifamiliari e loro pertinenze: per unifamiliare si intende l’unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che dispone di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinata all’abitazione di un singolo nucleo familiare;
• unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti con accesso/i autonomi all’interno di edifici plurifamiliari. Si intende per tale l’unità dotata di installazioni quali impianti per acqua, gas, energia elettrica e riscaldamento di proprietà esclusiva e di accesso indipendente, non comune alle altre unità, per esempio chiuso da un cancello o portone;
• singole unità immobiliari residenziali del condominio (ma solo per i lavori effettuati congiuntamente a uno degli interventi trainanti).
Per quanto concerne l’ambito oggettivo, ossia la tipologia di interventi che permettono tale detrazione, si distinguono 2 tipologie di interventi:
• interventi trainanti o principali;
• interventi trainati o secondari.
Questi ultimi possono fruire della super detrazione soltanto se realizzati congiuntamente ai primi, senza i quali fruirebbero delle vecchie ordinarie aliquote (50% o 65%). Le spese per gli interventi trainati devono essere sostenute tra data di inizio e data di fine lavori degli interventi trainanti.
Gli interventi trainanti sono così classificati.
1) Cappotto termico: interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali sull’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, nella spesa massima consentita di:
– 50.000 euro per edifici unifamiliari o plurifamiliari ma con accesso autonomo;
– 40.000 euro per numero di unità del condominio (da 2 a 8 unità);
– 30.000 euro per numero di unità del condominio (da 9 unità in su).
2) Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (caldaie), mediante impianti di riscaldamento (per i condomini: riscaldamento centralizzato), raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo (spesa massima 48.000 euro) o impianti di microgenerazione. Tali interventi possono essere effettuati su parti comuni di condomini o su edifici unifamiliari o plurifamiliari, ma con accesso autonomo, nella spesa massima consentita di:
– 30.000 euro per edifici unifamiliari o plurifamiliari, ma con accesso autonomo;
– 20.000 euro per numero di unità del condominio (fino a 8 unità);
– 15.000 euro per numero di unità del condominio (da 9 unità in su).
3) Interventi sismabonus, ossia interventi antisismici su edifici ubicati nelle zone 1, 2 o 3, di cui all’art. 16, cc. da 1-bis a 1-septies D.L. 63/2013, nella spesa massima di 96.000 euro.
In abbinamento a questi, è possibile eseguire una serie di interventi secondari (trainati) che, congiuntamente ai principali, devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o, se non è possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. In particolare, si tratta di:
1. tutti gli interventi di efficienza energetica di cui all’art. 14, D.L. 63/2013, ossia l’ecobonus (tipologia di interventi trainanti abbinati: 1 e 2);
2. installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica ed eventuali integrati sistemi di accumulo. Ammontare spesa massima 48.000 euro (tipologia di interventi trainanti abbinati: 1, 2 o 3);
3. installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Spesa massima: 3.000 euro (tipologia di interventi trainanti abbinati: 1 o 2).

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Bonus pagamenti elettronici dal 1.12 : cashback

Il Garante della privacy ha dato parere positivo al cosiddetto piano cashback finalizzato a disincentivare l’utilizzo del contante e appena rifinanziato dal Decreto Agosto. In via sperimentale, il rimborso partirà dalle transazioni con carta o bancomat effettuate già dal 1.12.2020: è necessario effettuare minimo 10 pagamenti tracciabili. Sono esclusi gli acquisti online.

La partecipazione al rimborso sarà su base volontaria e passerà attraverso l’app “Io”, già sperimentata per il bonus vacanza. L’installazione richiede 2 passaggi:

  • registrazione: sono richieste credenziali SPID (in alternativa, carta d’identità elettronica CIE con lettore);
  • conferma: dopo la prima registrazione, si accede digitando il PIN scelto o tramite riconoscimento biometrico (impronta digitale o riconoscimento del volto).

Il meccanismo prevede il rimborso del 10% degli acquisti effettuati con moneta elettronica, entro il limite di € 150 a transazione:

  • tetto massimo di spesa € 1.500 a semestre (rimborso massimo di € 300 annui);
  • minimo 50 transazioni elettroniche nel semestre;
  • la somma è accreditata direttamente sul conto cui si riferisce lo strumento elettronico di pagamento, senza alcuna richiesta o formalità.

Il piano cashback prevede anche la lotteria degli scontrini, il cui avvio è annunciato il 1.01.2021. Il sistema è basato su estrazioni con vincite in denaro abbinate allo scontrino fiscale degli acquisti effettuati con mezzi di pagamento elettronici (estrazioni annuali, mensili e settimanali). Le vincite saranno di importo variabile da € 5.000 a 25.000 per i clienti e da € 5.000 a 1.000.000 per gli esercenti.

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Il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato è una banca dati digitalizzata che consente di verificare quali agevolazioni, nella forma di aiuti di Stato, sono stati concessi ad un’impresa nel rispetto della normativa europea.

Consultare il Registro nazionale degli aiuti di Stato prima di presentare una nuova istanza per ottenere un beneficio erogato da un ente pubblico, costituisce per l’impresa e per il consulente un passo preliminare di fondamentale importanza, in particolare durante questo periodo di emergenza sanitaria in cui nuove agevolazioni e più moderni aiuti si mescolano a quelli già noti, con bandi che impongono condizioni restrittive, come il divieto di cumulo o di superamento di una certa soglia o il generale divieto del superamento del massimale di aiuto concedibile fissato dall’Unione europea.

Vediamo allora a cosa serve il Registro e soprattutto come fare per visualizzare e scaricare le informazioni in esso contenute.

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