La presente Circolare riepiloga la disciplina relativa al lavoro sportivo, alla luce delle modifiche apportate al DLgs. 28.2.2021 n. 36 dal DL 31.5.2024 n. 71, entrato in vigore l’1.6.2024.
In particolare, vengono analizzati:
– i profili civilistici del lavoro sportivo, in relazione all’inquadramento come lavoro subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, lavoro autonomo o volontariato;
– il regime contributivo dei lavoratori sportivi, in relazione all’inquadramento contrattuale e al settore dilettantistico o professionistico;
– la tutela contro gli infortuni dei lavoratori sportivi;
– il trattamento fiscale del lavoro sportivo.#LAVOROSPORTIVO #DISCIPLINA #PROFILICIVILISTICI #INQUADRAMENTO #LAVOROSUBORDINATO #COLLABORAZIONE #LAVOROAUTONOMO #VOLONTARIATO #REGIMECONTRIBUTIVO #SETTOREDILETTANTISTICO #SETTOREPROFESSIONISTICO #TUTELA #INFORTUNI #TRATTAMENTOFISCALE
BONUS COLLABORATORI SPORTIVI
Vendita divise sociali e gadget ai soci ai fini di “raccolta fondi”
QUESITO |
Una a.s.d. iscritta al registro CONI, con solo Codice Fiscale e senza partita IVA, può acquistare divise sociali e venderle ai soci della stessa a.s.d. come raccolta fondi e pagate tramite un contributo volontario? Alla stessa maniera possono essere vendute ai soci altri tipi di gadget (tipo cappellini, borracce, borse ecc.) con il logo della a.s.d. sempre a titolo di raccolta fondi e pagati con contributi volontari? |
RISPOSTA |
La fattispecie descritta nel quesito è piuttosto frequente nella vita di un sodalizio sportivo gestito attraverso la forma giuridica dell’associazione sportiva dilettantistica in possesso del solo codice fiscale.
In generale, l’acquisto di prodotti nuovi (divise, cappellini, borracce, borse, eccetera) per la successiva rivendita, nei confronti di associati, tesserati o terzi, costituisce sempre esercizio di attività commerciale, intesa in senso stretto e quindi imponibile ai fini IRES, IRAP e IVA (art. 148, co. 4, T.U.I.R. e art. 4, co. 5, d.p.r. 633/1972). Ciò, pertanto, rende necessaria l’attribuzione della partita IVA e il rispetto di tutti gli obblighi formali e sostanziali, di tipo contabile e fiscale, ordinariamente conseguenti, salvo l’applicazione, ove previsto, di regimi di favore come quello ex l. 398/1991 o art. 145, T.U.I.R. A tale regola generale sono tuttavia applicabili alcune eccezioni previste dalla normativa sopra richiamata:
In alternativa, l’a.s.d. potrebbe acquistare i prodotti di cui sopra e darli gratuitamente in uso agli associati o tesserati per la durata della stagione sportiva. Al termine della stagione sportiva tali prodotti non sarebbero più “nuovi” e l’associato o tesserato potrebbe trattenerli dietro versamento di una somma di denaro. Tale somma non rappresenterebbe più un corrispettivo imponibile ai fini delle imposte sul reddito e IVA. |