Tra le tante novità in tema di sostegno alle imprese e all’occupazione, va segnalata la rinnovata misura Selfiemployment. Rispetto al passato si è ampliata la platea dei soggetti ammissibili, rispondendo all’esigenza di creare occasioni di lavoro, non solo per i Neet (di età compresa tra 18 e 29 anni ed iscritti al Programma Garanzia Giovani), come in passato, ma anche per donne inattive e disoccupati di lungo periodo, due categorie fortemente in sofferenza in questo momento. La misura incentiva l’avvio di nuove attività, in forma individuale o associata, in quasi tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio; ammessa anche la forma del franchising. Restano invece escluse: pesca e acquacoltura, produzione primaria in agricoltura, nonché le attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco. In generale, tutte quelle attività che trovano un veto nella normativa europea sul regime de minimis, elencate nell’art. 1 del Reg. (UE) 1407/2013.
L’agevolazione, gestita operativamente da Invitalia, consiste in un finanziamento senza interessi e non assistito da alcuna forma di garanzia reale o di firma, della durata di 7 anni, rimborsabile con rate mensili posticipate, a copertura fino al 100% delle spese ammissibili. Può prendere una delle seguenti forme:
microcredito: iniziative che prevedono spese ammissibili comprese tra 5.000 e 25.000 euro;
microcredito esteso: che prevedono spese ammissibili comprese tra 25.001 e 35.000 euro;
piccoli prestiti: iniziative che prevedono spese ammissibili comprese tra 35.001 e 50.000 euro.
Il programma di spesa dev’essere “autoconsistente”, ossia idoneo a garantire lo svolgimento dell’iniziativa proposta e deve rientrare in una delle dimensioni indicate, quindi le iniziative con programmi di spesa superiori a 50.000 euro non sono finanziabili. L’agevolazione è soggetta alle limitazioni del regime de minimis. La misura prevede la possibilità di agevolare sia gli investimenti materiali ed immateriali, sia il capitale circolante.
Investimenti materiali e immateriali:
a) beni mobili quali strumenti, attrezzature e macchinari;
b) hardware e software;
c) opere murarie, entro il limite del 10% dell’ammontare delle spese di cui alle lett. a) e b);
Capitale circolante:
a) locazione di beni immobili e canoni di leasing;
b) utenze;
c) servizi informatici, di comunicazione e di promozione;
d) premi assicurativi;
e) materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
f) salari e stipendi;
g) IVA non recuperabile.
È ammesso l’acquisto di autovetture/automezzi strettamente funzionali allo svolgimento delle attività di cui al progetto d’investimento; anche usati.
Le domande di agevolazione, complete di tutti gli allegati, possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 22.02.2021, esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito Internet di Invitalia. La misura è a sportello e rimarrà aperta fino all’esaurimento dei fondi. Sebbene non sia obbligatorio allegare alla domanda preventivi, titoli di studio abilitanti, abilitazioni, autorizzazioni, licenze, ecc., ciò può far ottenere delle premialità in sede di valutazione. Allo stesso modo, il colloquio valutativo via Skype con una commissione di Invitalia permette di ridurre la soglia minima di punteggio necessaria per superare la valutazione di merito del progetto.
Principali misure per imprese nella Legge di Bilancio 2021
Nuova Sabatini
Il contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui finanziamenti agevolati concessi alle micro, piccole e medie imprese per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature è erogato in un’unica soluzione, anziché in più quote per finanziamenti di importo superiore a € 200.000. L’erogazione in unica soluzione è già contemplata per il finanziamento di importo non superiore a € 200.000.
Investimenti Sud
È prorogato al 31.12.2022 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi (art. 1 L. 208/2015) destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Credito d’imposta R&S
È prorogato fino al 31.12.2022 il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative di cui all’art. 1 L. 160/2019, con rimodulazione dell’agevolazione:
- attività di ricerca e sviluppo: credito d’imposta pari al 20% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 4 milioni di euro;
- attività di innovazione tecnologica: pari al 10% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
- attività di design e ideazione estetica: pari al 10% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
- attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15% della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Credito d’imposta R&S Mezzogiorno
Nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo (art.1, c. 200 L. 160/2019), compresi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle suddette regioni, spetta, per gli anni 2021 e 2022, alle seguenti categorie di imprese:
- nella misura del 25% per le grandi imprese, che occupano almeno 250 persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno paria 43 milioni di euro;
- nella misura del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro;
- nella misura del 45% per le piccole imprese, che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
- La maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno e, in particolare, in materia di aiuti a progetti di ricerca e sviluppo.
Formazione 4.0
È prorogato fino al 31.12.2022 il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale “Impresa 4.0” di cui all’art. 1, cc. 46-56 L. 205/2017.
Garanzia Sace
È prorogata fino al 30.06.2021 la concessione da parte di SACE Spa (art. 1 D.L. 23/2020) di garanzie a favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle imprese con sede in Italia colpite dall’emergenza COVID-19. Le disposizioni si applicano, in quanto compatibili, anche alle cessioni di crediti con o senza garanzia di solvenza prestata dal cedente.
Fondo di garanzia Pmi
È prorogata al 30.06.2021 l’operatività dell’intervento straordinario in garanzia del Fondo di garanzia PMI, previsto dall’art. 13 D.L. 23/2020. I finanziamenti fino a € 30.000 garantiti al 100% dal Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, concessi in favore di PMI e persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, nonché associazioni professionali e società tra professionisti, agenti e subagenti di assicurazione e broker la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, possono avere una durata fino a 15 anni. Il beneficiario dei finanziamenti già concessi alla data del 1.01.2021 può chiedere il prolungamento della durata fino alla durata massima di 15 anni, con il mero adeguamento della componente Rendistato del tasso d’interesse applicato, in relazione alla maggiore durata del finanziamento.
Micro e Pmi
Sono prorogate al 30.06.2021 le misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese relative all’apertura di credito e concessione di prestiti non rateali o prestiti e finanziamenti a rimborso rateale. Per le imprese già ammesse, la proroga della moratoria opera automaticamente senza alcuna formalità, salva la rinuncia espressa dell’impresa beneficiaria.
Mutui agevolati Invitalia
I soggetti beneficiari dei mutui agevolati di cui al D.L. 786/1985, al D.L. 26/1995, al D.L. 510/1996 e al D. Lgs. 185/2000 possono beneficiare di un allungamento dei termini di restituzione fino a un massimo di 84 rate mensili.
Acqua potabile
Alle persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, dal 1.01.2021 al 31.12.2022, spetta un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore, per le persone fisiche non esercenti attività economica, a € 1.000 per ciascuna unità immobiliare e per gli altri soggetti a € 5.000 per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Vendite online a privati con IVA a destino dal 1° luglio 2021. ONE STOP SHOP.
Dal 1° luglio 2021 qualunque vendita online ad un privato di altro Paese UE dovrà essere assoggettata all’IVA del Paese di destinazione. Non sarà, però, necessario identificarsi aprendo una partita IVA in ogni Paese in cui l’impresa ha clienti: il venditore potrà avvalersi della procedura informatica, accentrata presso la propria Amministrazione finanziaria, che consentirà di “fermarsi una sola volta” (one stop), versando distintamente l’IVA di ogni Paese. L’aspetto di (prevedibile) maggiore criticità riguarderà l’esatta individuazione dell’aliquota applicabile. A tal fine la Commissione europea metterà a disposizione un file con tutte le aliquote. Ma cosa potrà accadere in termini di accertamento e di contenzioso in un altro Stato? L’auspicio è che, in caso di errore, la contestazione sia limitata all’imposta e non si estenda alle sanzioni.
Circolare per la clientela n.57/2020 – Contributo a fondo perduto per gli operatori economici nei centri storici turistici
La presente Circolare analizza lo specifico contributo a fondo perduto previsto per gli esercenti attività economiche e commerciali nei centri storici dei Comuni turistici a seguito dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, di cui all’art. 59 del DL 14.8.2020 n. 104 (c.d. decreto “Agosto”), conv. L. 13.10.2020 n. 126, alla luce del provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate 12.11.2020 n. 352471.
In particolare, vengono analizzati:
– i soggetti interessati dall’agevolazione;
– la determinazione e la misura del contributo;
– la presentazione all’Agenzia delle Entrate dell’apposita istanza per accedere al contributo, i cui termini sono stabiliti dal 18.11.2020 al 14.1.2021;
– il divieto di cumulo con il contributo a fondo perduto per la filiera della ristorazione, di cui all’art. 58 del DL 104/2020, le cui domande devono essere presentate entro il 28.11.2020;
– le modalità di erogazione del contributo;
– i controlli e le sanzioni.
Circolare per la clientela n.56/2020 – Decreto “Ristori-bis” : Altre principali novità
La presente Circolare analizza le altre principali novità contenute nel DL 9.11.2020 n. 149 (c.d. decreto “Ristori-bis”), a seguito dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
In particolare, vengono analizzati:
– la rideterminazione del contributo a fondo perduto del DL 137/2020;
– il nuovo contributo a fondo perduto per i soggetti IVA che operano nelle Regioni “rosse”;
– le modifiche al credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo;
– l’abolizione della seconda rata IMU 2020 per gli immobili ubicati nelle Regioni “rosse” in cui si esercitano attività sospese;
– l’estensione dell’esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura;
– le novità in materia di integrazione salariale;
– il bonus baby-sitting.
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Circolare per la clientela n.53/2020 – EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA CORONAVIRUS
La presente Circolare analizza le principali novità contenute nel DL 28.10.2020 n. 137 (c.d. decreto “Ristori”), a seguito dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
In particolare, vengono analizzati:
– il contributo a fondo perduto per le attività dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive;
– il contributo a fondo perduto per le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura;
– le modifiche al credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo;
– l’abolizione seconda rata IMU del 2020 per gli immobili in cui si esercitano attività sospese;
– la proroga delle indennità in favore di lavoratori autonomi;
– la proroga dei trattamenti di integrazione salariale;
– la proroga del divieto di licenziamento;
– la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi INAIL relativi a novembre 2020;
– le novità in materia di smart working e congedo parentale;
– la sospensione delle procedure esecutive immobiliari relative alla prima casa.
D.L. RISTORI
Nuovi contributi a fondo perduto per gli operatori dei settori economici oggetto delle nuove restrizioni imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020. Allungamento della cassa integrazione. Proroga del credito d’imposta sugli affitti, previsto dal decreto Rilancio, anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, che viene esteso anche ai soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro. Cancellazione della seconda rata IMU per le categorie interessate dalle restrizioni. Misure per i lavoratori dello spettacolo, del turismo e dello sport. Sono alcune delle disposizioni del decreto Ristori, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Fiscalità del servizio paneuropeo Amazon
Il servizio FBA Pan European di Amazon è in forte ascesa tra i venditori nazionali, nonostante le incertezze sul trattamento fiscale dei passaggi di beni dall’Italia ad altri magazzini europei.
- Identificazione – Il venditore nazionale dovrà procedere con la nomina di un rappresentante fiscale Iva o con l’identificazione diretta Iva nel Paese UE dove vengono depositate le merci, all’interno del magazzino Amazon, per evidenza del passaggio dei beni dall’Italia ad altro Paese UE.
- Cessione a se stessi – Una volta aperta l’identificazione diretta Iva o indicato il rappresentante fiscale Iva nel Paese europeo, sarà necessario procedere a una cessione intracomunitaria di beni (art. 41, D.L. n. 331/1993: di fatto una cessione intracomunitaria “a se stessi”) nei confronti della propria identificazione Iva UE o rappresentante fiscale comunitario. In pratica, la prima operazione rilevante ai fini Iva è la cessione intracomunitaria tra il venditore soggetto passivo Iva “stabilito” in Italia e il proprio rappresentante fiscale (presentazione degli elenchi Intrastat cessioni di beni).
- Fatturazione e Iva – Le merci che sono cedute dal deposito comunitario ai consumatori finali esteri devono essere fatturate (o documentate con altro documento fiscale contemplato dalla normativa locale) con Iva estera, utilizzando l’identificazione diretta Iva estera o rappresentante fiscale estero, indipendentemente dal superamento o meno delle soglie previste nei singoli Paesi della UE, che variano attualmente da € 35.000 ad € 100.000.
Circolare per la Clientela n.50/2020 – FATTURA ELETTRONICA: NUOVE SPECIFICHE
La presente Circolare analizza le nuove specifiche tecniche della fattura elettronica, approvate dall’Agenzia delle Entrate.
In particolare, vengono analizzati gli aspetti riguardanti:
– i nuovi codici “Natura”, “TipoDocumento”, “TipoRitenuta” e “ModalitàPagamento”;
– le nuove tipologie di controllo;
– l’adozione delle nuove specifiche tecniche (facoltativa dall’1.10.2020 e obbligatoria dall’1.1.2021).
Contratto di Rete: vantaggi
Il contratto di rete è stato ultimamente oggetto di attenzione da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro, che, con la nota n. 274 del 2020, ha evidenziato i requisiti e le modalità da rispettare da parte delle imprese intenzionate a farne ricorso. Inoltre, il legislatore ha intravisto nell’istituto uno strumento per contrastare la crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica e, con la conversione in legge del decreto Rilancio, ha introdotto il contratto di rete con causale di solidarietà per la cui sottoscrizione sono previste modalità semplificate.